È stata finalmente pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la legge numero 162 del 2021, recante Modifiche al codice di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, e altre disposizioni in materia di pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo. 

 

Le principali novità riguardano:

  • l’obbligo per le aziende con più di 50 dipendenti (anziché 100, come previsto prima della riforma) di redigere il rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile, con la facoltà di redazione per tutte le altre;
  • le modalità di redazione del rapporto informativo in parola sono ridefinite da un decreto del Ministero del lavoro;
  • eventuali inesattezze e omissioni del rapporto saranno sanzionate dall’Ispettorato del lavoro;
  • l’introduzione della certificazione della parità di genere, che le aziende potranno ottenere raggiungendo alcuni parametri da definire  con prossimi  DPCM, e che darà diritto a meccanismi premiali come: lo sgravio sui contributi previdenziali a carico del datore di lavoro (non oltre l’1% di quanto dovuto e per un massimo 50mila euro) e il punteggio per la  concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento di investimenti sostenuti dalle imprese,  prevista inoltre in bandi di gara e  avvisi  della P.A.

Vengono poi introdotte nuove ipotesi di discriminazione, nonchè norme specifiche sull’istituzione del Comitato Tecnico, e sull’equilibrio di genere negli organi di società pubbliche.